VILLA CONTARINI
[wonderplugin_video iframe=”https://www.youtube.com/watch?v=j-WBQXfazUc&feature=emb_logo” videowidth=1600 videoheight=800 autoplay=1 videocss=”position:relative;display:block;background-color:#000;overflow:hidden;max-width:100%;margin:0 auto;” playbutton=”https://www.propiazzola.it/wp-content/plugins/wonderplugin-videoembed/engine/playvideo-64-64-0.png”]
La Villa
Villa Contarini – Fondazione G.E. Ghirardi sorge a Piazzola sul Brenta, a pochi chilometri da Padova e da Vicenza, sui resti di un antico castello costruito dalla famiglia dei Dente intorno all’anno Mille. Acquisito dai Carraresi, signori di Padova, fu ereditato da un membro della famiglia Contarini.
Fino alla seconda metà del Seicento la Villa rimase dimora rurale. Fu, infatti, Marco Contarini, Procuratore di San Marco, ad ampliare l’edificio rendendolo simile ad una Reggia e facendone uno straordinario “luogo teatrale”. Dopo un lungo periodo di abbandono il complesso fu acquistato dalla famiglia Camerini che lo riportò all’antico splendore completandolo secondo il gusto dell’eclettismo ottocentesco.
Cessato anche il periodo cameriniano la Villa subì un nuovo periodo di abbandono fino all’acquisto, alla metà del secolo scorso, da parte del prof. G.E. Ghirardi e la successiva cessione alla Fondazione a lui intitolata.
Dal 2005 la Villa è di proprietà della Regione del Veneto, attualmente impegnata nella sua valorizzazione. Periodicamente ospita concerti ed eventi culturali oltre a essere offerta come luogo ideale nel quale ambientare convegni, riunioni e ricevimenti pubblici e privati.

Architettura
La strada che porta all’abitato di Piazzola sul Brenta, fiancheggiata ai due lati da un imponente viale di magnolie secolari, nell’ultimo tratto diventa un elemento caratteristico del paesaggio: al visitatore si presenta una grandiosa piazza semicircolare che valorizza in modo del tutto singolare la preziosa scenografia di Villa Contarini, una delle più belle e più grandi ville che il Veneto custodisca. Bella ed imponente data l’eccezionale lunghezza di 180 metri.
“I Contarini, in particolare Paolo ed in seguito Francesco, pensarono nella metà del Cinquecento di rendere abitabile il nucleo centrale della costruzione con un progetto che si avvicinasse alla tipologia delle ville che, in quel periodo storico, stavano animando tutto il territorio veneto. La critica ed alcune fonti hanno, nel tempo, portato ad attribuire il progetto ad Andrea Palladio.
Recentemente alcuni disegni conservati nel Regno Unito ne hanno confermato la paternità, soprattutto per quel che riguarda la parte inferiore del corpo centrale. La partecipazione di Palladio al progetto della villa, probabilmente seguito in cantiere da Giacomo di Antonio Palazzolo, suo collaboratore soprattutto nella Villa Pisani a Montagnana, ha quindi raggiunto il valore di certezza.” (tratto dal capitolo “Villa Contarini. Una grande reggia della Serenissima” di Amerigo Restucci, “Villa Contarini, La reggia serenissima”, 2010, Mediager Edizioni)
Le sue qualità architettoniche e paesaggistiche la fanno emergere come una delle opere più importanti del territorio, unica nel contesto territoriale.

Francesco Novello da Carrara, ritratto dell’auditorio

Maria da Carrara, ritratto dell’auditorio

Francesco Contarini, ritratto dell’auditorio
Storia e proprietà
Risalente al sec. XVI, rappresenta uno di quei celebri esempi di dimora patrizia che hanno contribuito a creare la cosiddetta “civiltà della villa veneta”. E’ noto, infatti, che tali ambienti, edificati e pensati da architetti di grande spessore culturale, inglobavano diversi piani di fruizione: furono sedi di rappresentanza, in particolare per celebrare i fasti della Repubblica Serenissima e delle famiglie nobili a lei fedeli, luoghi decorati ad arte per feste e conviti intellettuali, ma anche avamposti per il governo del territorio ai fini dello sviluppo della prima imprenditoria agricola ed industriale.
La Villa, ideata per la famiglia Contarini, tra le più celebri nella genealogia veneziana, corrisponde in pieno a questa tipologia architettonica. L’anno di costruzione della “reggia” di Piazzola, così definita per la grandiosità che è tale da farla annoverare fra le residenze più vaste d’Europa, non può essere fissato con un’unica data precisa a causa dei molti ampliamenti e successivi rifacimenti. Il corpo centrale fu costruito, nel 1546 (come è testimoniato dalla pietra a sinistra della gradinata) su disegno del grande Palladio.
Sin dall’inizio, l’edificio si presentava con due ali che vennero successivamente trasformate. Nella seconda metà del Seicento, per opera di Marco Contarini, il palazzo raggiunse quelle caratteristiche di complessità e sfarzosità architettonica che lo distinguono. All’interno del corpo centrale dell’edificio particolarmente famoso è l’Auditorio che presenta a metà altezza un curvo ballatoio, comunicante al centro, per mezzo di un’apertura ottagonale, con la sovrastante Sala della Musica detta “Sala della Chitarra Rovesciata”.
L’imponente complesso architettonico è circondato da un ampio parco di tipo inglese con lago, peschiere e canali, che costituisce una rara oasi di tranquillità e di protezione avifaunistica.
Raggiunto il massimo splendore intorno alla seconda metà del sec. XVII, la Villa, passata successivamente in proprietà dai Contarini ai Giovannelli e, quindi, ai Correr. In questi anni la Villa venne declassata ed utilizzata per scopi puramente agricoli, sino a quando, a metà dell’Ottocento, la famiglia Camerini la acquistò e la riportò allo splendore originale. I Camerini intervennero altresì nel vasto parco circostante la villa, ponendo nell’isola al centro del laghetto “Il Cristo delle acque” dello scultore piemontese Leonardo Bistolfi (1859 – 1933).
Conclusa l’epoca dei Camerini (1955), il complesso conobbe un nuovo periodo di degrado sino all’acquisizione da parte del Prof. Giordano Emilio Ghirardi (1969). Su iniziativa del nuovo proprietario si intrapresero il restauro della villa e la sistemazione del parco circostante. Nel 1970 la “reggia” di Piazzola, completamente restaurata, divenne centro di cultura e di scienza, sede prestigiosa in cui organizzare simposi e congressi nelle più diverse discipline scientifiche unitamente a mostre d’arte, di artigianato, concerti ed altre manifestazioni.
L’intero complesso è stato acquisito nel 2005 dalla Regione del Veneto, attualmente impegnata in un’importante attività di valorizzazione di questo rilevante patrimonio culturale. Accanto alle consuete attività volte a far conoscere l’intero complesso architettonico e paesaggistico, con il ricco apparato decorativo che li caratterizza, attraverso visite guidate e attività educative, l’impegno alla valorizzazione della villa si concretizza anche nel vedere in essa non solo un museo di se stessa ma un suggestivo luogo della contemporaneità in cui allestire esposizioni d’arte di interesse regionale e nazionale.
Momenti indimenticabili vanno vissuti in luoghi indimenticabili
Ritrovi conviviali, cerimonie nuziali, o serate di gala, meritano di essere goduti nelle splendide scenografie del complesso di Villa Contarini.
La Villa, costruita per essere luogo di spettacoli e di divertimento, offre ancora oggi lo stesso fascino di un tempo:
- Matrimoni e ricorrenze
- Cene e riunioni di rappresentanza
- Passeggiate e musica nel parco
- Allestimenti speciali
Novità anno 2019: MATRIMONIO IN VILLA
La villa progettata da Andrea Palladio per i Contarini, famiglia tra le più celebri nella genealogia veneziana, diventa location ideale per coloro che hanno sempre sognato di celebrare il proprio matrimonio con rito civile nella più grande delle ville venete.
Agli sposi anche la scelta della sala.
Sono riservate agevolazioni agli sposi che scelgono Villa Contarini anche per la festa di nozze.
[wonderplugin_video iframe=”https://www.youtube.com/watch?v=Um4TgrsiInQ&feature=emb_logo” videowidth=1600 videoheight=780 autoplay=1 videocss=”position:relative;display:block;background-color:#000;overflow:hidden;max-width:100%;margin:0 auto;” playbutton=”https://www.propiazzola.it/wp-content/plugins/wonderplugin-videoembed/engine/playvideo-64-64-0.png”]